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Visti

VUOI ANDARE IN ITALIA? HAI BISOGNO DI UN VISTO!

Scopri qual è il visto corretto in base alle tue esigenze. Informati su quali documenti preparare e dove poter presentare domanda di visto. Scopri come usare correttamente i differenti tipi di visto, quali sono i tuoi diritti e quali i tuoi doveri seguendo le indicazioni qui di seguito.

1. SCEGLI IL VISTO CORRETTO IN BASE ALLE TUE ESIGENZE E CONTROLLA QUALI SONO I DOUMENTI NECESSARI. VUOI ANDARE IN ITALIA PER…

 

 

2. DATI BIOMETRICI (VISA INFORMATION SYSTEM)

A partire dal 12 ottobre 2015 tutti i richiedenti visto dovranno fornire i loro dati biometrici (le impronte digitali delle dieci dita delle mani e una foto) al momento della richiesta di visto Schengen. I richiedenti dovranno dunque presentarsi di persona al momento della domanda di visto. Si tratta di una procedura semplice e che richiede solo pochi minuti. Poiché le informazioni sui dati biometrici saranno conservate per 5 anni, per eventuali successive richieste di visto non si dovranno prelevare nuovamente le impronte, e per la richiesta di visto non sarà quindi necessario presentare richiesta di persona.

L’esenzione dall’obbligo di raccolta delle impronte digitali è prevista per un numero limitato di richiedenti visto: bambini di età inferiore ai 12 anni e persone per le quali la raccolta delle impronte digitali è fisicamente impossibile. Sono altresì esentati, in occasione di visite ufficiali, i Capi di Stato e i membri del Governo, assieme ai componenti della delegazione al seguito e ai coniugi.

L’Italia non richiede la raccolta dei dati biometrici per i visti nazionali.

 

3. DOVE FARE DOMANDA DI VISTO IN CINA

La domanda di visto può essere presentata:

a) Presso i Centri visti in outsourcing Italy Visa Application Centre

Tutti i richiedenti visto possono recarsi direttamente presso il Centro visti IVAC senza necessità di fissare previamente un appuntamento. In Cina l’Italia ha in totale 15 Centri visti. I centri visti che fanno riferimento all’Ambasciata d’Italia a Pechino si trovano nelle seguenti città: Jinan, Pechino, Shenyang, Wuhan, Xi’an.

Orari apertura (lunedì – venerdì): consegna domande visto individuali dalle 8:00 alle 15:00, consegna domande visto ADS dalle 8:00 alle 11:00, restituzione passaporti e call centre dalle 8:00 alle 17:00.

Beijing:

Indirizzo: East 101, Floor B1, Block C, Guanghua Lu SOHO II, No. 9 Guanghua Lu, Chaoyang District, Beijing, China, 100020

Contatti: Telefoni +86-(0)20-28292276; e-mail: info.italychina@vfshelpline.com (clicca qui per il sito)

I centri di Jinan, Shenyang, Wuhan e Xi’an sono temporaneamente chiusi

Si segnala che la domanda di visto potrà essere inoltre presentata presso i Consolati nelle seguenti città cinesi: CantonChongqingShanghai, e presso i centri visti nelle seguenti città cinesi: Changsha, Chengdu, Chongqing, Fuzhou , Guangzhou, Hangzhou, Kunming , Nanjing, Shanghai, Shenzhen.

L’Italia consente in Cina di presentare domanda di visto Schengen presso tutti gli uffici consolari indipendentemente dalla residenza indicata nello “hukou”.

I cittadini cinesi residenti a Hong Kong o a Macao devono presentare domanda di visto presso il Consolato Generale d’Italia ad Hong Kong.

b) Presso l’Ufficio Visti dell’Ambasciata d’Italia:

Per informazioni o per richiedere un appuntamento si prega di scrivere a visti.pechino@esteri.it.

Per informazioni è anche possibile contattare dalle ore 9:30 alle ore 11:00 il numero 0086.010.85327639 (lingue parlate: cinese, inglese, italiano).

L’Ufficio Visti è aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, gli appuntamenti vengono fissati per la mattina, dalle ore 9.00 alle ore 11.30. È possibile accedere solamente a seguito di appuntamento confermato da parte dell’Ambasciata o di intervista organizzata per tramite dell’outsourcer; i richiedenti dovranno portare con sé la stampa della conferma dell’appuntamento che verrà richiesta sia dalle guardie all’accesso dalla strada principale, sia dal servizio di guardiania all’ingresso dell’Ambasciata. Attenzione: per quanti intendono fare domanda direttamente in Ambasciata, si informa che solitamente i tempi di attesa per un appuntamento sono di circa dieci giorni lavorativi, mentre quanti intendono fare domanda presso il Centro Visti in outsourcing IVAC possono recarvisi direttamente senza necessità di appuntamento.

 

4. CHI PUÒ FARE DOMANDA DI VISTO

Possono presentare domanda di visto tutti i cittadini cinesi residenti nel territorio della Repubblica Popolare Cinese.

Possono altresì presentare domanda di visto Schengen i cittadini di quei Paesi per cui è previsto l’obbligo di visto (controlla qui per conoscere per quali Paesi è necessario) e che siano regolarmente residenti in Cina.

Possono inoltre presentare domanda di visto Schengen gli stranieri provenienti da Paesi soggetti a obbligo di visto che siano legalmente presenti in Cina su base temporanea, e che abbiano giustificati motivi per presentare domanda di visto in Cina anziché all’Ambasciata italiana nel Paese di stabile residenza. L’Ambasciata d’Italia a Pechino si riserva di valutare i giustificati motivi prima di dichiarare ricevibile la domanda. In questo caso i richiedenti devono presentare la domanda direttamente all’Ambasciata.

Per quanto riguarda i visti nazionali possono fare domanda i residenti nella circoscrizione consolare dell’Ambasciata d’Italia a Pechino (Pechino, Tianjin, Heilongjiang, Jilin, Liaoning, Mongolia interna, Hebei, Shandong, Henan, Hubei, Tibet, Xinjiang, Qinghai, Gansu, Ningxia, Shaanxi e Shanxi).

Viaggi di gruppo ADS

Sulla base del Memorandum of Understanding tra Unione Europea e Cina, le domande di visto per turismo di gruppo ADS (Approved Destination Status) sono presentate dai tour operator autorizzati. Gli appuntamenti per la raccolta delle biometrie dei richiedenti sono fissati per l’intero gruppo. La durata massina di un visto per turismo ADS è di 30 giorni.

Per i tour operator interessati all’accreditamento (white badge) è necessario seguire le procedure previste Manuale delle Sanzioni ADS (LINK).

Titolari di passaporto Diplomatico, di Servizio o per Affari Pubblici della Repubblica Popolare Cinese

In base alla normativa cinese, tutti i titolari di passaporti diplomatici, di servizio e per affari pubblici devono presentare domanda di visto attraverso il Dipartimento Affari Consolari del Ministero degli Esteri cinese. Le domande di visto vengono presentate direttamente in Ambasciata. Gli appuntamenti per la raccolta dei dati biometrici sono fissati direttamente tra Ambasciata e Ministero degli Esteri cinese per un massimo di 60 richiedenti al giorno a partire dalle ore 14.30.

Familiari di cittadini dell’Unione Europea/EEA

La normativa (Direttiva 2004/38/CE e D. Lgs. 30/2007) prevede agevolazioni per i familiari dei cittadini dell’UE/EEA.

Presso l’ufficio visti dell’Ambasciata d’Italia è aperto uno sportello dedicato ai familiari di cittadini dell’UE/EEA (limitatamente a quelli identificati come tali dalla Direttiva 2004/38/CE link), ove è possibile recarsi senza necessità di appuntamento nei giorni di apertura dell’Ambasciata, dalle ore 11.30 alle ore 12.00. Al fine di dimostrare la propria relazione di parentela, è obbligatorio venire muniti di documento di identità e – a seconda dei casi – di certificato di matrimonio, parentela o nascita.

In base alla normativa, per i congiunti di cittadini dell’UE/EEA sono previste facilitazioni documentali, si prega dunque di utilizzare la seguente checklist (LINK) per turismo e la seguente checklist (LINK) in caso di ricongiungimento familiare (ai richiedenti visto per ricongiungimento familiare con cittadini dell’UE/EEA verrà rilasciato un visto turistico Schengen di breve durata, che una volta in Italia sarà possibile convertire in permesso di soggiorno presso la competente Questura).

Per sapere se in base al proprio grado di parentela è prevista la gratuità del visto, si prega di controllare l’apposita sezione in fondo a questa pagina.

 

5 . QUANDO CHIEDERE UN VISTO SCHENGEN PER L’ITALIA?

I richiedenti visto Schengen possono fare richiesta all’Ambasciata d’Italia:

  1. quando l’Italia è l’unico Paese destinazione del viaggio
  2. qualora il viaggio interessi più di un Paese Schengen e  l’Italia sia la destinazione principale del viaggio in termini di durata o di finalità del soggiorno
  3. se la destinazione principale non può essere determinata in base ai criteri dei punti a) e b), quando l’Italia è il Paese attraverso le cui frontiere esterne il richiedente intende entrare      in area Schengen.

 

6. QUANTO COSTA UN VISTO? 

Visti nazionali: 116 euro

Visti nazionali per studio: 50 euro

Visti tipo Schengen: 80 euro

– per i minori di età compresa tra 6 e 12 anni: 40 euro

– i cittadini di Paesi con cui l’Unione Europea ha siglato accordi di facilitazione dei visti: 35 euro. Per conoscere la lista dei Paesi in questione è possibile consultare il sito della Commissione Europea alla seguente pagina.

Per il corrispondente importo in RMB, al tasso di cambio attuale, consulta la seguente tabella.

I diritti per i visti non vengono riscossi per i richiedenti appartenenti a una delle categorie seguenti:

• minori di età inferiore ai sei anni;

• alunni, studenti, studenti già laureati e insegnanti accompagnatori che intraprendono soggiorni per motivi di studio o formazione pedagogica;

• ricercatori di paesi terzi che si spostano a fini di ricerca scientifica ai sensi della raccomandazione 2005/761/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 settembre 2005, diretta a facilitare il rilascio, da parte degli Stati membri, di visti uniformi di soggiorno di breve durata per i ricercatori di paesi terzi che si spostano nella Comunità a fini di ricerca scientifica;

• rappresentanti di organizzazioni senza fini di lucro di età non superiore ai venticinque anni che partecipano a seminari, conferenze, manifestazioni sportive, culturali o educative organizzati da organizzazioni senza fini di lucro.

• I seguenti familiari di cittadini UE/EEA, quando accompagnano o raggiungono il cittadino UE/EEA, così come identificati dalla Direttiva 2004/38/CE e dal D Lgs 30/2007:

1) il coniuge;

2) il partner che abbia contratto con il cittadino dell’Unione un’unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l’unione registrata al matrimonio e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante;

3) i discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico e quelli del coniuge o partner;

4) gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o partner.

• sono altresì esentati i titolari di passaporto diplomatico

In caso di domanda di visto presentata al Centro Visti in outsourcing sarà richiesto anche il pagamento delle service fees, pari a 62 RMB per i visti ADS e 78 RMB per tutti gli altri tipi di visto.

 

7. TEMPISTICHE DI LAVORAZIONE DELLE DOMANDE DI VISTO

L’Ambasciata d’Italia a Pechino lavora le domande di visto per turismo individuale e per affari in due giorni lavorativi (36 ore) dalla consegna del passaporto in Ambasciata. Qualora siano necessari particolari accertamenti la tempistica di lavorazione potrà essere superiore. La normativa Schengen prevede un tempo massimo di trattazione di 15 giorni, estendibile a 45 giorni qualora necessario (art. 23 del Codice Visti Schengen), mentre per i visti nazionali i tempi di trattazione, generalmente di 90 giorni, sono ridotti a 30 giorni per i visti per motivi familiari e lavoro subordinato, ed estesi sino ai 120 giorni per lavoro autonomo.

Si invitano comunque i richiedenti a fare domanda di visto con debito anticipo rispetto alla data di partenza prevista (almeno 15 giorni prima della partenza). La domanda di visto può essere presentata al massimo sei mesi prima della partenza prevista.

Ai normali tempi di lavorazione indicati, si possono aggiungere giorni per le domande presentate dai cittadini di Paesi sottoposti a consultazione di sicurezza.

 

8. INFORMAZIONI UTILI

L’ottenimento del visto non dà automaticamente diritto all’ingresso dell’area Schengen

Si attira l’attenzione dei richiedenti visto sul fatto che il semplice possesso di un visto non conferisce automaticamente il diritto di ingresso nell’area Schengen e che i titolari di un visto possono essere richiesti, una volta arrivati alla frontiera esterna dell’area Schengen o in occasione di altri controlli, di fornire informazioni circa i mezzi di sostentamento, sulla durata del soggiorno previsto in area Schengen e sullo scopo del viaggio.

Si raccomanda di portare con sé copia dei documenti presentati in fase di domanda di visto (quali ad esempio, lettere di invito, prenotazioni alberghiere e aeree o altri documenti atti a dimostrare lo scopo del viaggio). Per maggiori informazioni, si veda l’art. 5 del Codice delle Frontiere Schengen (link).

Cosa succede in caso di rifiuto del visto

Eventuali decisioni negative relative alle domande di visto saranno notificate al richiedente. Nel provvedimento di rifiuto del visto sono indicati i motivi del rifiuto. Il richiedente la cui domanda è stata rifiutata ha diritto di presentare nuova domanda di visto, integrando eventuali documenti mancanti, ovvero di proporre ricorso. Eventuali ricorsi devono essere presentati al T.A.R. del Lazio, con l’assistenza di un legale, entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento di rifiuto. Il ricorso deve essere notificato, a pena di nullità (in base all’art. 144 del C.P.C. e all’art. 11 del R.D. n. 1611 del 1933), alla competente Avvocatura dello Stato.

Solo per i visti per motivi familiari il ricorso va presentato al Tribunale ordinario del luogo di residenza del richiedente in Italia.

Come utilizzare correttamente un visto Schengen

Il visto Schengen dà diritto a circolare nei Paesi dell’area Schengen. È possibile rimanere in area Schengen solamente per il numero di giorni indicati sul visto, che va utilizzato esclusivamente nel lasso temporale indicato “dal” “al”. La dicitura “Durata del soggiorno … giorni” indica il numero di giorni che è possibile trascorrere nell’area Schengen, a partire dalla data in cui si fa ingresso nel territorio Schengen (da contare sulla base dei timbri di ingresso e uscita). Il lasso temporale indicato “Da…a” può essere più lungo rispetto alla “Durata del soggiorno” al fine di consentire una certa flessibilità. Tuttavia non è possibile rimanere in area Schengen più giorni rispetto a quelli indicati sotto la voce “Durata del soggiorno…giorni”. Inoltre non è possibile soggiornare oltre la data indicata alla voce “Fino al”.

Il numero di ingressi concessi può essere: uno, due o multipli. Quanti hanno necessità di recarsi frequentemente in area Schengen possono richiedere visti ad ingressi multipli pluriennali fino ad un massimo di 5 anni. Si ricorda ai possessori di visti ad ingressi multipli che in base alla normativa è possibile rimanere all’interno dell’area Schengen per un massimo di 90 giorni ogni 180 giorni.

Al fine di evitare overstaying e per sapere quanti giorni rimangono a disposizione rispetto a quelli già utilizzati, è possibile utilizzare (a titolo indicativo) il sistema di calcolo approntato dalla Commissione europea cliccando qui.

Come utilizzare correttamente un visto nazionale italiano

Una volta giunti in Italia con un visto nazionale italiano, è necessario recarsi entro 8 giorni presso la competente Questura della Provincia ove si intende risiedere per fare richiesta di Permesso di soggiorno. La durata del Permesso di soggiorno sarà corrispondente a quella indicata sul visto. Il Permesso di soggiorno dovrà essere rinnovato direttamente in Italia. Per individuare la Questura competente si invita a controllare il seguente sito.

Ulteriori informazioni

Per ogni ulteriore informazione è possibile consultare direttamente il sito del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e il sito della Commissione europea.

Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali ai fini del rilascio di un visto d’ingresso in Italia e nell’area Schengen

Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (UE) 2016/679

Informativa