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Visto per ricongiungimento familiare

a) Congiunti cittadini UE/EEA

La normativa (Direttiva 2004/38/CE e D. Lgs. 30/2007) stabilisce per i congiunti di cittadini dell’UE/EEA facilitazioni documentali e di accesso all’ufficio visti. Si prega di utilizzare la seguente check-list per ricongiungimento familiare.

Si attira l’attenzione sul fatto che dal 1 giugno 2024 i familiari stranieri di cittadini italiani/UE che si recheranno in Italia ai fini del ricongiungimento familiare “stabiledovranno richiedere un Visto Nazionale (non più  un visto turistico Schengen di breve durata) da convertire in permesso di soggiorno presso la competente Questura entro 8 giorni dall’ingresso in Italia. Per periodi inferiori ai 3 mesi verrà invece rilasciato un visto turistico Schengen.

 

Requisiti e condizioni:

  •  I familiari che hanno diritto al ricongiungimento familiare sono:

1) il coniuge;

2) il partner che abbia contratto con il cittadino dell’Unione un’unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro, qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l’unione registrata al matrimonio e nel rispetto delle condizioni previste

dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante;

3) i discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico e quelli del coniuge o partner di cui alla lettera b);

4) gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o partner di cui alla lettera b).

  •  Sono equiparati al discendente diretto/ascendente diretto anche gli adottati/adottanti ed i minori sottoposti a tutela/affido permanente con provvedimenti emessi ai sensi della L. 184/83.
  •  I visti saranno rilasciati a titolo gratuito.
  • La richiesta di visto dovrà essere presentata direttamente presso l’Ambasciata d’Italia/il Consolato Generale, facendo riferimento alla circoscrizione consolare di appartenenza e l’appuntamento dovrà essere richiesto tramite l’apposita piattaforma Prenot@mi
  • Non è previsto rilascio del Nulla Osta del SUI.
  • Il visto avrà una durata di 365 giorni con ingressi multipli, ma si attira l’attenzione sul fatto che i familiari entro 8 giorni dall’ingresso in Italia dovranno fare richiesta, compilando l’apposito kit presso gli Uffici Postali, del permesso di soggiorno per “motivi di famiglia”.

 

Documentazione:

  • Lettera di invito del familiare italiano/comunitario dalla quale si evinca l’intenzione di esercitare il diritto all’unità familiare (inserire tale dicitura a penna nella sezione “per la seguente finalità/for the following reason”) corredata da un documento di identità valido.
  • Documentazione di stato civile attestante la condizione di familiare (ai sensi dell’art. 2 del DL 30/2007) tradotta e apostillata, oppure atto di matrimonio o unione civile trascritto in Italia.
  • Nei casi in cui è previsto l’accertamento del carico: dimostrazione di rimesse economiche da parte del cittadino italiano/comunitario.

 

Si precisa che:

i familiari che accompagnano o raggiungono il cittadino italiano/comunitario per periodi inferiori ai 3 mesi, dovranno invece richiedere un visto per turismo/visita a familiare, attraverso i Centri Visti IVAC/Satelliti IVAC o anche allo Sportello Visti della rappresentanza diplomatica, facendo riferimento alla circoscrizione consolare di appartenenza.

Anche gli altri familiari (art.3 del DL 30/2007) che accompagnano o raggiungono il cittadino italiano/comunitario per periodi inferiori ai 3 mesi dovranno richiedere un visto per turismo/visita a familiare, in questo caso esclusivamente attraverso i Centri Visti IVAC/Satelliti IVAC, facendo riferimento alla circoscrizione consolare di appartenenza.

Per le facilitazioni relative all’accesso all’Ufficio visti si prega di consultare la pagina principale della sezione visti del presente sito.

 

b) Congiunti di cittadini non UE/EEA

Gli aventi diritto al ricongiungimento familiare potranno fare domanda presentando il nulla osta ottenuto in Italia dalle competenti autorità e i documenti così come elencati nella seguente lista.

 

 

 

(Data ultimo aggiornamento 27 giugno 2024)