Sabato 10 febbraio si è celebrato il Giorno del Ricordo, una solennità civile italiana – istituita con la Legge n. 92/2004 – volta a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Alla cerimonia presso il Palazzo del Quirinale è intervenuto anche il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, il quale ha aperto il proprio discorso sottolineando come “nel giorno del Ricordo, siamo in ideale raccoglimento di fronte a ogni foiba, a ogni cippo o monumento. […] Là dove si aprono le ferite del suolo che hanno inghiottito migliaia di sventurati, in quella che è una delle pagine più buie della storia del nostro Paese”.
Il 10 febbraio il Vicepremier si è anche recato, insieme al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al sacrario della Foiba di Basovizza per rendere onore alla memoria delle vittime delle foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.