Quest’anno, in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, l’Ambasciata d’Italia a Pechino e l’Istituto Italiano di Cultura hanno reso omaggio alle vittime dell’Olocausto attraverso il linguaggio universale della musica, proponendo un intenso viaggio musicale tra le pagine più significative scritte da compositori italiani di origini ebraiche. Il concerto è stato tenuto dal Gran Duo Italiano, composto dal violinista e violista Mauro Tortorelli e dalla pianista Angela Meluso, che ha interpretato una selezione di opere composte da connazionali vittime o superstiti del genocidio nazista. Ospiti dell’evento l’Ambasciatrice d’Israele, S.E. Irit Ben-Abba, una nutrita rappresentanza della comunità ebraica, esponenti della comunità diplomatica di Pechino e un folto pubblico cinese.
L’Ambasciatore d’Italia a Pechino, Massimo Ambrosetti, ha pronunciato il discorso di apertura rimarcando che “l’Italia è profondamente legata alla celebrazione del Giorno della Memoria. Questa ricorrenza – ha aggiunto – è molto sentita dai cittadini italiani e dalle istituzioni a tutti i livelli e offre l’opportunità di custodire la memoria dei tempi bui della Shoah e accrescere la consapevolezza degli abissi di disumanità a cui possono condurre l’antisemitismo, il razzismo e ogni forma di intolleranza. In questo senso, l’obiettivo finale del Giorno della Memoria è contribuire a prevenire il ripetersi delle brutalità del genocidio e dei crimini contro l’umanità”.
Il 27 gennaio di 79 anni fa, i soldati dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. Quel giorno il mondo intero scopriva uno dei più atroci orrori della storia dell’umanità: la Shoah. Nell’arco di un decennio furono deportati e uccisi per mano nazista circa sei milioni di ebrei provenienti da tutta Europa.
Il Giorno della Memoria è stato istituito in Italia con una legge del 20 luglio 2000. Nel primo articolo, la legge riconosce il 27 gennaio come data simbolica per “ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.