Il 2023 segna il centenario dell’Aeronautica Militare italiana: un secolo di vita dall’istituzione della “Regia Aeronautica” come forza armata autonoma, avvenuta il 28 marzo 1923. Per celebrare questo importante anniversario, i Ministeri della Difesa e degli Affari Esteri italiani hanno organizzato un ricco programma di eventi e iniziative culturali, in collaborazione con la rete diplomatica e consolare e gli Istituti Italiani di Cultura. L’Ambasciata d’Italia, insieme all’Istituto Italiano di Cultura e all’Ufficio dell’Addetto Militare di Pechino, ha organizzato martedì sera nell’auditorium dell’IIC la proiezione del film I Cacciatori del Cielo, a cui ha presenziato l’Ambasciatore d’Italia a Pechino, Massimo Ambrosetti.
I Cacciatori del Cielo è la storia avvincente della nascita dell’aviazione italiana, raccontata attraverso le gesta di tre uomini. Uno di loro è il maggiore Francesco Baracca (che diverrà il principale asso dell’aviazione italiana). L’altro è il capitano Ruggero Piccio (che in seguito diverrà il primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare). Il terzo, Bartolomeo Piovesan, è un semplice meccanico, di umile estrazione sociale, addetto alla manutenzione dell’aereo di Baracca. I tre si ritrovano insieme nel campo di aviazione di Santa Caterina, vicino Udine, sede del primo reparto di aerei da caccia. Lo scenario in cui si muovono i nostri protagonisti è quello tragico della Prima Guerra Mondiale, ma questa è prima di tutto una storia di amicizia e di grandi sogni. Il film è stato realizzato dalla società di produzione cinematografica Anele per celebrare il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, con la collaborazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e Difesa Servizi.
Durante il suo intervento, l’Ambasciatore ha affermato che “I Cacciatori del Cielo mette in scena i valori di comunità, solidarietà, coraggio e indipendenza dell’Aeronautica Militare: un modello di empatia, lealtà e dovere morale a cui i nostri uomini e donne in divisa sono ancora molto legati. Lo dimostrano giorno per giorno in una varietà di missioni di pace e stabilizzazione all’estero, in diversi continenti del mondo, anche nel quadro delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della NATO. Questo sforzo fa parte del contributo italiano alla pace e alla sicurezza internazionale, sostenendo i valori e i principi sia della Costituzione italiana che della Carta delle Nazioni Unite”.