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“The Extraordinary Italian taste: Promotion and Protection of GIs in China”.

“The Extraordinary Italian taste: Promotion and Protection of GIs in China”.
Pechino, 15 marzo 2017

Promozione e protezione dei prodotti DOP (denominazione di origine protetta) e IGP (indicazione geografica protetta), questi i concetti chiave che hanno ispirato “The Extraordinary Italian taste: Promotion and Protection of GIs in China”. L’evento è stato organizzato, in occasione della Giornata mondiale del consumatore, dall’Ambasciata d’Italia in Cina insieme all’Agenzia ICE, alla Camera di Commercio Italiana in Cina, con il patrocinio della Delegazione UE a Pechino.
All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, l’Ambasciatore d’Italia Ettore Francesco Sequi, il direttore dell’ufficio WIPO in Cina Cheng Hongbing e rappresentanti della Delegazione europea, del corpo diplomatico accreditato, della SAIC (Amministrazione Nazionale per l’Industria e il Commercio della Repubblica Popolare Cinese) dell’AQSIQ (Amministrazione Generale per il controllo della qualità, la supervisione, la quarantena della Repubblica Popolare Cinese), delle università e della stampa cinese specializzata e operatori economici del settore food and beverage cinesi e italiani. Sono inoltre intervenuti il Vice Ministro dell’Agricoltura Andrea Olivero e l’Assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli, entrambi con un video messaggio.
L’evento ha consentito di valorizzare l’importanza della protezione delle indicazioni geografiche in chiave di sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del territorio e di maggiori garanzie ai consumatori.
“Le indicazioni geografiche sono di grande rilevanza economica per quei Paesi che, come l’Italia, hanno produzioni la cui elevata qualità e reputazione sono strettamente legate al contesto territoriale di origine”, ha ricordato in apertura l’Ambasciatore italiano in Cina, Ettore Sequi. “Proteggere, preservare e promuovere: queste sono le “tre p” che guidano la nostra azione in Cina a tutela dei prodotti enogastronomici italiani”, ha concluso Sequi.
Il Vice Ministro dell’Agricoltura, Andrea Olivero, ha inoltre sottolineato: “Quella delle indicazioni geografiche è una delle maggiori esperienze di successo dell’Italia e dell’Unione Europea e senza dubbio può costituire un motivo di grande interesse per la Repubblica Popolare Cinese e per tutti i suoi consumatori, sempre più attenti a scegliere prodotti genuini e di qualità”.
Il settore dell’agroalimentare è uno dei fiori all’occhiello del “Sistema Italia”, oltre ad essere una delle principali voci di export (38 miliardi di euro nel mondo). L’esperienza unica delle aziende e delle Istituzioni italiane nel settore della promozione e della protezione dei prodotti DOP e IGP, può essere un esempio anche per altri Paesi.
Con 814 Indicazioni Geografiche, nei settori del food e wine, l’Italia possiede il 27% complessivo di tutte le GI esistenti al mondo per un valore di quasi 14 miliardi di euro e oltre 150 mila imprese coinvolte. Numeri che testimoniano la grande qualità delle produzioni agroalimentari italiane e che sono motivo di orgoglio per tutto il Sistema Paese.
L’evento è uno dei seguiti concreti decisi lo scorso gennaio nell’ambito del terzo raduno di Yanqi Lake con la nostra Comunità d’Affari in Cina, cui hanno partecipato tra gli altri il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto e il Presidente dell’Agenzia ICE Michele Scannavini.