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Dichiarazione dell’Unione Europea sulla situazione dei Diritti Umani in Cina del 24/05/2016

Con riferimento alla dichiarazione congiunta del 29 gennaio u.s., l’Unione Europea e i suoi Stati membri sono lieti di apprendere che l’avvocato Zhang Kai e l’assistente legale Gao Yue sono stati rilasciati e non si trovano più in stato di detenzione. Tuttavia, un gran numero di avvocati per i diritti umani e avvocati difensori coinvolti nel giro di vite del 9 luglio 2015 sono ancora detenuti o segregati. Le accuse di “sovversione del potere statale” o di incitamento alla sovversione negano la natura del lavoro di questi avvocati per i diritti umani, che sostengono la promozione e la protezione di diritti garantiti dalla Costituzione Cinese e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Chiediamo piena trasparenza e rispetto del principio di giusto processo per questi casi, che dovrebbero portare al rilascio degli individui coinvolti. Ai detenuti ancora non è stato consentito l’accesso ad un avvocato di loro scelta o visite da loro parenti. I termini di legge per le decisioni giudiziarie sono stati ripetutamente rinviati, prolungando così l’attuale stato di incertezza.

Notiamo con preoccupazione che gli avvocati che stanno cercando di difendere queste persone sarebbero stati minacciati con la revoca delle loro licenze alla pratica legale. Siamo inoltre a conoscenza di numerosi casi in cui ai familiari di queste persone è stato impedito di recarsi all’estero, mentre altri sono stati intimiditi ed è stato loro detto di smettere di sostenere pubblicamente gli interessi dei loro parenti detenuti.

Esortiamo la Cina a essere all’altezza dei suoi obblighi internazionali sui diritti umani, non da ultimo il rispetto del diritto alla libertà di espressione, e del suo dichiarato impegno per la realizzazione dello stato di diritto.