Perdere una persona cara è sempre motivo di grande dolore, ma se questo dovesse succedere all’estero, al dolore si aggiunge la necessità di risolvere alcune questioni pratiche. Qui di seguito le indicazioni relative alla soluzione di tali questioni.
Per il rimpatrio della salma, una volta contattata l’Ambasciata d’Italia a Pechino, verrà inoltrata una richiesta al competente Comune italiano per ottenere il “nulla osta all’introduzione della salma”. Avuto il “nulla osta” dal Comune, l’agenzia di pompe funebri potrà procedere al rimpatrio.
La normativa cinese affida in regime di monopolio il rimpatrio delle salme e delle ceneri all’agenzia Babaoshan, con cui l’Ambasciata d’Italia a Pechino potrà tenere i contatti o metterla in contatto con la compagnia di assicurazione.
Si raccomanda di segnalare immediatamente all’Ambasciata l’eventuale esistenza di una polizza assicurativa stipulata dal defunto.
È peraltro possibile rivolgersi alle Regioni ed agli enti locali per eventuali rimborsi o contributi.
In caso di decesso di connazionali residenti all’estero in stato di accertata indigenza, il Consolato o l’Ambasciata contattati potranno prestare assistenza ai familiari indigenti, residenti all’estero, del connazionale deceduto, mediante rimborso totale o parziale delle spese funebri sostenute in loco, regolarmente documentate.
(Data ultimo aggiornamento 23 febbraio 2023)