L’Ambasciata d’Italia a Pechino ha organizzato ieri sera un evento dedicato alla promozione del territorio della Provincia di Siena e delle sue eccellenze vinicole e culturali. L’iniziativa – “Italy in a Wine Glass: Siena Edition” – si è tenuta nella cornice della nona edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e ha visto la partecipazione dall’Italia del Presidente dell’Osservatorio Internazionale di Diplomazia Culturale, Avv. Monica Barbafiera, e del Consigliere per le relazioni istituzionali dell’OIDC nonché Vice Presidente della Fondazione Enoteca Italiana Siena, Dott. Mario Valgimigli. Tra gli ospiti istituzionali anche una delegazione dell’Ispettorato Controllo Qualità del Ministero dell’Agricoltura italiano e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, guidata dal Dott. Felice Assenza. A fare gli onori di casa l’Ambasciatore d’Italia Massimo Ambrosetti.
“L’Italia vanta il più alto numero di vini a indicazione geografica, a conferma della straordinaria biodiversità dei territori lungo lo Stivale e della inestimabile ricchezza delle nostre tradizioni locali”, ha dichiarato l’Ambasciatore Ambrosetti nel suo indirizzo di saluto.
L’evento si è aperto con un seminario dedicato alle indicazioni geografiche del vino e alle eccellenze del territorio della Provincia di Siena, durante il quale i vari relatori hanno affrontato diverse tematiche legate al Made in Italy agroalimentare, ivi inclusa la tutela dei vini italiani DOCG.
Altro momento clou della serata è stata la presentazione e la degustazione di alcuni grandi vini del territorio senese, a cura del sommelier cinese Jordan ZHAO, certificato AIS (Associazione Italiana Sommelier), realizzate con il contributo dei Consorzi del Vino Chianti Classico, del Vino Nobile di Montepulciano, del Vino Brunello di Montalcino e del Vino Vernaccia di San Gimignano.
“Dal legame profondo e inscindibile che unisce ogni cultivar con il suo terroir d’origine nascono le caratteristiche uniche e inconfondibili dei vini nostrani. Caratteristiche, queste, riconosciute e apprezzate dai consumatori di tutto il mondo, compresi quelli cinesi, sempre più alla ricerca di prodotti autentici e di qualità. Nel 2023, il vino si è confermato la principale voce dell’export agroalimentare italiano in Cina”, ha tenuto a sottolineare l’Ambasciatore Ambrosetti.