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GIORNO DELLA MEMORIA A PECHINO

Celebrato a Pechino il Giorno della Memoria con due eventi organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura: la trasmissione on-line del concerto “Lunga Vita alla Vita!”, che presenta il patrimonio musicale nato nei campi di concentramento e ritrovato dal pianista italiano Francesco Lotoro, e la proiezione del film “Il cielo cade” di Andrea e Antonio Frazzi.

Il Concerto “Lunga Vita alla Vita!”, prodotto per il Giorno della Memoria 2021 dalla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e dalla società INTERGEA, nonche’ trasmesso in anteprima in Italia sul canale satellitare della Camera dei Deputati il 24 gennaio, e’ stato lanciato on-line a Pechino il 27 gennaio nella sua versione tradotta e sottotitolata in cinese.

Tributo alla memoria di uomini e donne, di ogni nazionalità, cultura ed estrazione sociale, che nei campi di concentramento civili e militari sono state private dei più elementari diritti umani o hanno perso la vita, il concerto rappresenta la testimonianza viva di un patrimonio artistico ed umano riportato alla luce da Francesco Lotoro. Pianista, compositore e direttore d’orchestra, Lotoro in oltre 30 anni di ricerche ha raccolto 12.500 documenti di produzione musicale nei campi di concentramento, fra i quali oltre ottomila partiture e un notevole numero di microfilm, diari, quaderni musicali, registrazioni fonografiche, interviste con musicisti sopravvissuti. Un archivio unico al mondo, che costituisce il cuore della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria, creata nel 2014 dal musicista con un piccolo gruppo di altri soci fondatori a Barletta, nonche’ una preziosa memoria ed eredità che attende di essere studiata, eseguita e divulgata. Il concerto on-line ha ricevuto oltre 14,000 visioni durante la sua trasmissione sulla piattaforma social dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino.

Il 28 gennaio, presso l’Auditorium dell’Istituto, si e’ inoltre tenuta la proiezione in presenza del film “Il cielo cade”. Il film, diretto dai fratelli Andrea e Antonio Frazzi e vincitore nel 2001 del Globo d’Oro quale migliore opera prima, e’ tratto dall’omonimo celebre romanzo autobiografico di Lorenza Mazzetti, ispirato alla strage di Rignano del 1944, nella quale furono trucidate la moglie e le figlie di Robert Einstein, cugino di Albert Einstein.