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Assistenza ai detenuti

Nel caso di arresto in un Paese straniero, incluse Repubblica Popolare Cinese e Mongolia, i cittadini italiani hanno diritto a chiedere la protezione consolare, nell’ambito della quale la Rappresentanza diplomatico-consolare può:

• rendere visita al detenuto;
• fornire nominativi di legali in loco;
• curare i contatti con i familiari;
• assicurare, quando necessario e consentito dalle norme locali, assistenza medica e generi di conforto al detenuto;
• intervenire, in particolari casi, per sostenere domande di grazia.

Il Consolato, per contro, non può intervenire in giudizio per conto del connazionale e/o farsi carico delle spese legali.

Si segnala che in Cina nel caso in cui il cittadino straniero è titolare di due o più cittadinanze straniere le autorità cinesi riconoscono la protezione consolare all’Ambasciata del Paese sul cui passaporto è stato rilasciato il visto cinese (di conseguenza all’Ambasciata italiana sarà possibile rendere visita al detenuto solamente se il visto cinese è sul passaporto italiano).

Si precisa inoltre che la Cina non riconosce per i suoi cittadini la possibilità di avere doppia cittadinanza, dunque non consente assistenza consolare in favore di eventuali possessori di passaporto italiano e cinese.

 

 

 

 

(Data ultimo aggiornamento 23 febbraio 2023)