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Evento di presentazione di ‘Destinazione Italia’

In occasione della visita a Pechino del Ministro Zanonato  il 15 gennaio scorso si e’
tenuto in Ambasciata un seminario a porte chiuse nel corso del quale il Ministro del MiSE,
insieme all’AD di INVITALIA Arcuri, ha illustrato il documento “Destinazione Italia”,
facendo rimarcare il forte impegno del Governo a favore dell’attrazione degli investimenti
nel nostro Paese. Vi ha partecipato un gruppo selezionato di investitori cinesi privati e
pubblici  interessati al nostro Paese, tra cui banche, societa’ commerciali, industriali,
immobiliari, fondi di investimento.
L’incontro ha consentito di ribadire che i Paesi dell’Eurozona hanno ormai alle spalle la fase piu’
acuta della crisi finanziaria; hanno accelerato un processo di integrazione in cui l’euro si e’
riconfermato il pilastro del sistema monetario europeo, come anche i mercati
finanziari riconoscono; stanno ora riflettendo su una politica monetaria piu’ espansiva,
sebbene graduale e in funzione dei successi ottenuti – che andrebbero ben apprezzati
presso istanze e partner europei – nella fase di contenimento della spesa. Nel suo intervento,
l’Ambasciatore Bradanini ha ricordato l’avvio in Italia di un’attenta riflessione intorno al sistema produttivo,
e il preludio di una stagione di riforme a sostegno dell’industria e per un innovativo impulso all’economia,
strategia questa centrata sia sulle esportazioni (specie quelle a valore aggiunto d’innovazione)
che sul rilancio dei consumi, individuali e sociali.
2. Il Ministro Zanonato ha presentato le riforme in campo economico e la strategia di
attrazione degli investimenti dell’Esecutivo, sottolineando l’intento del Governo di dare
certezza agli investitori stranieri, sotto il profilo giuridico, procedurale e fiscale. Egli ha
parlato di certezza delle regole (la redazione del testo unico sulla normativa del lavoro),
certezza dei tempi (conferenza dei servizi, semplificazione procedurale, gestione delle
controversie di lavoro), certezza del fisco (accordi fiscali tra imprese e Agenzia delle
Entrate, desk dedicato alle sole imprese straniere in seno a tale Agenzia). Zanonato ha
poi illustrato le misure di riduzione fiscale per gli investitori stranieri che promuovono
innovazione/ricerca, illustrato gli alti margini di profitto che verrebbero generati dagli
investimenti in Italia, la solida capacita’ produttiva dell’Italia, 2^ al mondo per i suoi
cluster produttivi orientati all’innovazione e – a dispetto della difficile congiuntura – 5^
economia manifatturiera al mondo e 2^ in Europa, dopo la Germania.
3. L’AD Arcuri ha presentato le attivita’ dell’Agenzia INVITALIA per accrescere la
competitivita’ dell’Italia, sostenendone l’innovazione e la crescita del sistema produttivo.
Facendo riferimento al quadro sociale stabile, alla presenza di una robusta catena del
valore (l’Italia produce beni di elevata qualita’ con aziende orientate all’esportazione), al
buon posizionamento su settori ad alta potenzialita’ di crescita (in alcuni settori il nostro
Paese detiene tutt’ora posizioni leader nel mondo, come moda, aerospazio, robotica,
industria farmaceutica, arredo) e ad una radicata cultura di business (in Italia vi sono piu’
di 4 milioni di imprenditori), Arcuri ha messo in adeguato rilievo il grande potenziale del
Sistema Italia. Si tratta di fattori – ha egli indicato, attirando l’attenzione su scenari
concreti – che hanno consentito al nostro Paese di attirare gia’ ora importanti investimenti
esteri, quali quelli recenti di Rolls Roys, Vodafone e Unilever.
Arcuri ha poi esposto uno stralcio del campionario di possibili investimenti cinesi in tre
principali settori: (i) immobiliare; (ii) ristrutturazione di aziende in crisi; (iii) Expo’ Milano 2015:
la Cina,
come noto, e’ il Paese piu’ rappresentato, in termini di padiglioni – tre in totale – e di finanziamenti 
all’esposizione del capoluogo lombardo.
L’AD di Invitalia ha disegnato articolate proposte ora a disposizione degli investitori
cinesi: aree industriali da riconvertire, aziende in crisi di liquidita’ ma con elevata capacita’ tecnologica,
brand “Made in Italy”, asset immobiliari pubblici, parchi scientifici e tecnologici, patrimonio storico,
artistico e culturale da valorizzare, aree industriali,
infrastrutture e programmi strategici.
4. Ne e’ emerso un dibattito dinamico e multiforme, nel quale gli imprenditori cinesi
hanno apprezzato uno scambio diretto di opinioni/valutazioni a tutto campo con
un autorevole membro del Governo quale il Ministro Zanonato.

ALLEGATI:

DOCUMENTAZIONE e Collezione fotografica